New Literature from Austria
Incentives - New Literature from Austria
readme.cc provides multilingual access to the latest Austrian literature. In collaboration with the Literaturhaus in Vienna the reading forum offers the latest insights about literature published in Austria.
Literary journalists and researchers introduce current new publications; reading samples allow for a closer look at the texts; short portraits of the authors complement the picture.
The range of information is currently available in five languages: German, English, French, Czech and Hungarian.
The Project "Incentives" targets at the internationalization of Austrian literature, respectively the translation of current texts.
Project realization: the Office of Documentation of Contemporary Austrian Literature (reviews, author’s portraits) – The Association of Translators (translations) – readme.cc (infrastructure).

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[ Consiglio per un libro di Lucia Iacomella ] Tobias Horvath è „nato in un villaggio senza nome, in un paese senza importanza“, ha trascorso l’infanzia nella miseria, costretto ad indossare i vestiti smessi degli altri bambini e ad accettare il cibo che gli veniva regalato per placare i morsi della fame. A casa il piccolo Tobias assiste al continuo andirivieni dei contadini che vanno a letto con sua madre, già, perchè Esther è "la ladra, la mendicante, la puttana del villaggio". Caroline, detta Line, la figlia del maestro, è l’unica persona che parla con lui, l’unico essere umano che gli presta un po’ di attenzione. Un giorno, tra i molti uomini che vede entrare e uscire di casa Tobias scopre chi è suo padre, prende un lungo coltello affilato e glielo affonda nella schiena spingendo con tutte le sue forze di bambino dodicenne e malnutrito per uccidere anche la madre, stesa sotto di lui. Convinto, senza però averne la certezza, di aver ucciso i suoi genitori Tobias fugge dal proprio paese, cambia il proprio nome. Diventerà operaio in una fabbrica di orologi, cercherà rifugio nella scrittura e aspetterà Line, l’unico amore della sua vita. Quella che Agota Kristof racconta in "Ieri" è la storia di un passato che non passa, la storia di un presente che gronda tragicamente dei suoi ieri. Leggendo questo libro si potrebbe pensare, per un momento, ad una svolta: Tobias fugge, si lascia alle spalle lo squallore e il gelo di un’infanzia senza amore, reclama per sé la possiblità di ricominciare. Chi conosce la Kristof, sa però, che questa non è una strada percorribile. „Non mi chiamavo più Tobis Horvath. Con i nomi di mio padre e di mia madre mi ero fabbricato un nome nuovo. Ora mi chiamavo Sandor Lester (...)“. E proprio in questo nome intriso di passato l’autrice condensa uno, forse il forte messaggio del suo libro, che si dipana tra il desiderio disperato di tentare un nuovo inizio e la lucida consapevolezza di non potersi scrollare di dosso le proprie origini, la propria storia. Così Sandor/Tobias si ritrova a vivere a ridosso di quella linea che divide ciò che è stato da ciò che potrebbe essere; emigrato in un paese che non è il suo e imprigionato nella monotonia dei giorni che trascorrono sempre uguali Sandor non è in grado di integrarsi e intrattiene rapporti di amicizia solo con i suoi connazionali, anch’essi emigrati e soli. Allo stesso tempo però cerca di scrivere nella lingua del paese che lo ospita, una lingua che non è la sua e teme, di dimenticare la propria lingua madre. Line arriverà, e anche questo incontro si svolgerà a ridosso di quel confine, dove gli ieri non lasciano scampo.
[ Citazione ] "So che da qualche parte lei esiste. Ho sempre saputo d'essere venuto al mondo solo per incontrarla. E per lei è lo stesso. Lei è venuta al mondo solo per incontrarmi. Si chiama Line, è la mia donna, il mio amore, la mia vita. Non l'ho mai vista."
[ Informazioni sul libro ] Kristof, Agota: Ieri.
(original language: Francese) trad. Marco Lodoli.
Einaudi,
Torino, 1997
(1995).
ISBN: 88-06-14151-1.