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Il dolore secondo Matteo

Raimo, Veronica

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[ Consiglio per un libro di Cristina Beretta ] "Non so imbarazzarmi, non so arrossire, non so cambiare il tono della voce concedendomi un’inflessione più timorosa, o un lieve tremolio delle corde vocali. Il mio battito cardiaco è costante, se non sollecitato da uno sforzo di tipo fisico". Ama vedere gli altri soffrire, ma non è un sadico, in quanto il sadismo "è una pratica complessa che richiede un impegno costante e uno sforzo calcolatissimo", di cui non è capace.

Questo è quello che la voce narrante mette in chiaro al lettore ancora prima di presentarsi. La voce è quella di Matteo Carnevale, un trentenne incapace di provare dolore, affetti, che non conosce rimorso o sensi di colpa. Nel suo sorriso garbato la gente è portata a leggerci ciò che vuole, proprio perchè dietro a esso non si nasconde nulla; il sorriso non è per lui un canale di comunicazione, dal momento che sembra non avere molto da comunicare.
Dopo la laurea in scienze politiche, su un treno che lo riporta dalla Puglia alla capitale, conosce Filippo, truccatore di cadaveri, che si innamora di lui e gli offre un posto nell’agenzia funebre di famiglia. Matteo accetta allettato dall’idea di un ambiente di lavoro discreto, appartato e anonimo e poi, spiega, "è un impiego sicuro, stabile, la gente avrebbe continuato a morire per molti anni ancora".
In occasione del funerale del padre morto nel parcheggio di un grande magazzino, schiacciato dal peso di un tavolino appena acquistato, incontra la bellissima femme fatale Claudia e il suo futuro sposo Alberto.
Dopo essere stato sedotto da Claudia, Matteo rimane invischiato in una strana relazione clandestina fatta di interminabili monologhi telefonici notturni e pratiche sadomaso.
Presto Matteo diventa il punto di riferimento dei personaggi di questo microcosmo paradossale: Claudia si innamora di lui, vuole buttare all’aria il matrimonio e la casa per diventare sua per sempre. Filippo si mette a fargli improbabili proposte per un futuro insieme come contarose in alberghi di lusso, mentre per i titolari dell’azienda di pompe funebri (i genitori di Filippo), diventa il figlio che hanno sempre desiderato.

Ma tutte queste attenzioni e aspettative morbose, se le scrolla di dosso senza sensi di colpa “I deliri personali non hanno mai risolto la sofferenza e il senso di colpa non ha mai ripulito la colpa (…) Non ho la presunzione di incidere sulla felicità o l’infelicità dei miei simili, sono un buffone in mezzo a buffoni convinti di aver trovato il sacro nelle loro ossessioni”.
In effetti, mentre ci si appresta a tirare le fila di questo intreccio di eros, thanatos, fellatio, sadismo, masochismo ed Edipo in un finale inaspettato, Matteo, da ‘caso clinico’ che poteva sembrare all’inizio, diventa forse l’unico personaggio autentico.

La cosa che più mi ha attirato è l’illusione di trasparenza che l’autrice è riuscita a infondere attorno a questo nodo di rapporti umani che è quanto di più oscuro e perverso. Se vogliamo dirla tutta, sembrano meno perverse le pratiche sadomaso di Claudia o i servizietti orali quotidiani consumati nell’agenzia di pompe funebri, dell’inautenticità dei personaggi che circondano Matteo Carnevale.

Veronica Raimo è stata in grado di traslare la realtà e di filtrarla attraverso un punto di vista paradossale e grottesco in un romanzo denso, compiuto e diretto; i suoi personaggi sono perfettamente analizzati psicologicamente, senza ricorrere a psicologismi. Il tutto utilizzando un linguaggio originale e ricco di immagini e uno stile personale.

[ Informazioni sul libro ] Raimo, Veronica: Il dolore secondo Matteo. (original language: Italian) Minimum fax, 2007 . ISBN: 978-88-7521-138-7.


Questo libro è ...

Genere: romanzo
Lingue (consiglio di lettura): Italiano, Inglese, Tedesco, Francese, Ungherese, Arabo, Ceco, Danese, Sloveno, Ebraico


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