14 produzioni coreiche svizzere dal vivo a Vienna
![Ruth Childs / Scarlett’s (CH/US): fantasia; [8:tension] Young Choreographers’ Series © Marie Magnin Ruth Childs / Scarlett’s (CH/US): fantasia; [8:tension] Young Choreographers’ Series © Marie Magnin](https://iza-server.uibk.ac.at/pywb/dilimag/20210113092156im_/https://prohelvetia.ch/app/uploads/2021/07/4-ruthchilds-fantasiacmariemagnin-04-940x390.jpg)
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Quest’estate, il festival «ImPulsTanz – Vienna International Dance» dedicherà un focus alla scena coreica svizzera. Per quest’ultima si tratta di un riconoscimento prestigioso, dato che il festival nella capitale austrica costituisce uno dei più importanti appuntamenti mondiali per la danza e l’arte performativa contemporanea. Rinviato l’anno scorso a causa della pandemia, l’evento, in programma dal 15 luglio al 15 agosto, proporrà 14 produzioni coreiche che rappresentano la danza svizzera contemporanea in tutte le sue sfaccettature. Sostenendo queste esibizioni, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia promuove la diffusione internazionale delle arti sceniche elvetiche.
ImPulsTanz a Vienna punta i riflettori sulla danza svizzera contemporanea in tutte le sue sfaccettature: si spazia difatti dalle grandi pièce di gruppo di Thomas Hauert e Marco Berrettini alla ripresa di opere storiche da parte di Anna Huber e della giovane coreografa ginevrina Ruth Childs, che propone un suo assolo e tre lavori di sua zia Lucinda Childs risalenti alla New York degli anni 1960. Vi è poi una prima assoluta di Malika Fankha, danzatrice attiva tra Zurigo e Vienna che, mediante la sua collaborazione con il Klangforum Wien, testimonia l’importanza della musica e di altre forme d’arte in molte delle proposte invitate a ImPulsTanz. Numerose produzioni si collocano infatti al crocevia tra danza e circo, tra movimento, voce e setting installativi.
Il festival internazionale aprirà i battenti con una produzione della coreografa svizzera Alexandra Bachzetsis. Il suo Trio «Private Song», pensato in origine per la documenta14 ad Atene e Kassel, fonde brani rebetiko, un genere di musica popolare greca, il wrestling e gli stereotipi di genere di Hollywood in una commistione tanto toccante quanto disorientante.
«Siamo molto felici che finalmente le esibizioni dal vivo siano di nuovo possibili», afferma Felizitas Ammann, responsabile della divisione Arti sceniche di Pro Helvetia. «Ci ha anche molto colpito l’abilità dimostrata dal festival nel programmare una vetrina così ampia e stimolante sulla scena coreica elvetica. Già in altre occasioni, negli ultimi anni abbiamo avuto l’opportunità di sostenere focus sulla svizzera in occasione di importanti festival internazionali, il che testimonia la straordinaria qualità della nostra scena coreica e contribuisce a darle una visibilità internazionale ancora maggiore».
Nell’arco di un mese, il festival ImPulsTanz oltre alle esibizioni per il pubblico propone laboratori e formati di ricerca per i professionisti della danza. Saranno presenti anche numerosi addetti ai lavori svizzeri che, nel quadro di residenze, parteciperanno a programmi di formazione di grande caratura destinati alle nuove leve. Ogni estate, il festival si conferma un appuntamento imperdibile per danzatrici e danzatori professionisti, coreografi e docenti di tutto il mondo.
Il programma dell’edizione 2021 può essere scaricato qui:
https://www.impulstanz.com/en/performances/2021/programme/
Materiale iconografico:
https://bit.ly/3qJNRkQ
Comunicato stampa della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, 08.07.2021